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Campionato Co.S.A.C. 2018 gara sperimentale
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Località: ALBENGA – Bastia / ex caserma Turinetto / ALASSIO Monte
TIRASSO
29 aprile 2018
VIETNAM
Breve
resoconto
Sul campo di battaglia, inizialmente il
capace generale Creighton Abrams, nuovo responsabile del MACV al
posto di Westmoreland (sostituito nella primavera del 1968), continuò
con risultati sconfortanti
(battaglia di Hamburger Hill) le grandi operazioni offensive degli
anni precedenti[184];
di fronte alle dure perdite subite (in febbraio-marzo 1969) le forze
comuniste sferrarono la seconda offensiva del Têt,
conosciuto anche come il "benvenuto a Nixon", che inflisse nuove
perdite agli statunitensi[185]
e diede pretesto
all'amministrazione Nixon di dare il via ai bombardamenti segreti
sulla Cambogia (operazione Menu). In ottemperanza alle esigenze
politico-propagandistiche di Nixon, il generale Abrams, dopo gli
incontri di Guam del luglio 1969, dovette quindi adottare la nuova
strategia della riduzione degli impegni operativi dei soldati
statunitensi e di passaggio a posizioni difensive.
Il presidente
Richard Nixon illustra alla stampa lo svolgimento della controversa
incursione in Cambogia dell'aprile 1970
Abrams dovette inoltre programmare un
ritiro totale delle forze combattenti scaglionato in 14 fasi su
quattro anni (programma One War). Il primo ritiro di 25 000 uomini
ebbe inizio nella seconda metà
del 1969 e le forze americane si
ridussero quindi da 543 000 (numero massimo della primavera 1969) a
meno di 500 000 alla fine dell'anno.
Nel frattempo dall'agosto 1969 Kissinger
aveva intrapreso i primi colloqui segreti con la controparte
nordvietnamita (prima Xuan Thuy e quindi dal febbraio 1970 Lê
Đức Thọ);
durante gli snervanti e interminabili colloqui Kissinger ebbe modo
di apprezzare l'abilità
e la tenacia del suo
interlocutore, ma anche queste sedute segrete finirono per
trascinarsi per anni senza risultati soddisfacenti per gli
statunitensi, messi di fronte all'intransigenza nordvietnamita.
Negli Stati
Uniti le proteste pubbliche contro la guerra, invece di ridursi come
auspicato da Nixon, aumentarono continuamente di fronte alla
divulgazione di clamorose notizie riservate sulla guerra (come i
cosiddetti Pentagon
Papers), alla persistenza dei
combattimenti, alla sterilità
dei colloqui di pace, alle
continue perdite di soldati in un conflitto ormai ritenuto inutile e
immorale. Il 15 ottobre e il 15 novembre 1969 si svolsero a
Washington le prime gigantesche manifestazioni di protesta contro la
guerra (le cosiddette "moratorie").
Nixon, estremamente irritato da questi
eventi interni, fece appello in un famoso discorso televisivo alla
cosiddetta "maggioranza silenziosa" e riuscì
momentaneamente a radunare un
certo consenso alla sua politica di lenta ricerca di soluzioni
politico-militari soddisfacenti per la potenza statunitense, ma
ulteriori complicazioni in Cambogia e Laos produssero un'inaspettata
nuova escalation sul campo di battaglia e di conseguenza nuove
tragiche esplosioni di proteste pubbliche negli Stati Uniti. Di
fronte all'instabilità
politica in Cambogia dopo la
destituzione del sovrano Norodom Sihanouk e l'assunzione del potere
del generale Lon Nol, Nixon, in accordo con Kissinger e sollecitato
anche da Abrams e altri consiglieri militari a dare una
dimostrazione di potenza militare per confortare il debole e
corrotto governo sudvietnamita di Van Thieu, mostrare la
determinazione americana e forse ottenere risultati militari
decisivi con la distruzione delle strutture di comando e logistiche
nemiche al riparo nel vicino paese confinante, decise di sferrare
una massiccia incursione militare combinata in Cambogia a partire
dal 30 aprile 1970.
I risultati sul campo furono
apparentemente soddisfacenti, ma come sempre del tutto transitori
(anche se forse rallentarono per qualche mese il rafforzamento
nemico al confine con il Vietnam del Sud): l'incursione contribuì
ad indebolire ulteriormente il
fragile paese cambogiano, indusse i nordvietnamiti a rafforzare il
loro impegno diretto nella regione e forse innescò
anche
la sollevazione dei Khmer Rossi. Inoltre l'inaspettato incremento
delle operazioni attive statunitensi, dopo tante assicurazioni
pubbliche su ritiri e vietnamizzazioni, fece esplodere proteste
senza precedenti negli Stati Uniti, culminate tragicamente il 4
maggio 1970 dai sanguinosi incidenti alla Kent State University.
La venuta alla luce, fin dal 1969, del
caso della strage di civili di My Lai da parte dei soldati guidati
dal tenente William Calley, un capo plotone in Vietnam, rinfocolò
le polemiche sulla giustezza della
guerra e sul comportamento e la saldezza morale dei soldati
statunitensi. Di fronte a questi eventi Nixon dovette rapidamente
sospendere le operazioni attive in Cambogia, presentare nuove e
confuse proposte di "cessate il fuoco con tregua", e soprattutto
incrementare massicciamente il ritiro delle proprie forze (scese a
280 000 uomini alla fine del 1970). Peraltro in questa fase si
assistette a una notevole caduta del morale e della disciplina tra
le forze combattenti statunitensi ancora presenti in Vietnam: senza
prospettive concrete di vittoria, con nuovi impegni operativi, con
continue perdite (negli anni di Nixon morirono oltre 21 000 soldati
statunitensi, circa il
40% del totale di tutta la guerra) e
alcuni sanguinosi scacchi (battaglie delle basi di fuoco Ripcord e
Mary Ann), i soldati americani mostrarono atteggiamenti di
opposizione alla guerra e di frustrazione che ne ridussero la
combattività
imponendo un'accelerazione del
ritiro nonostante l'insoddisfacente rafforzamento dell'esercito
sudvietnamita.
OPERAZIONE
MAD-DOG
Washington
03-29-1972
Subito dopo la
fine dell’offensiva di Pasqua, alcuni piloti della USAF vennero
catturati dai Vietcong, Molti sono morti ma alcuni, fra questi il
colonnello Jim Mc. Indtoll, sono tuttora prigionieri in campi di
prigionia.
La missione
principale e’ di recuperare i piloti ancora vivi reclusi nei campi
di prigionia. Se il caso eliminare le guardie, chiaramente
eliminarle facendo troppo rumore significhera’ allertare il campo
successivo, rendendovi cosi’ la missione sempre piu’ difficile.
Per questioni
di sicurezza dovrete verificare e riconoscere eventuali documenti o
oggetti dei veicoli usati dai nostri piloti. Sappiate che alcuni di
loro volavano con mezzi dotati di armamenti sperimentali, pertanto
diventa fondamentale, in caso vi fosse ancora qualche cosa di sano
recuperare o distruggere eventuali oggetti rinvenuti nell’area.
Buona fortuna.